sabato, dicembre 02, 2006

Cuore aperto

Cari amici, auguro a tutti voi ogni bene!
Dopo praticamente un'anno che mi sono allontanato da voi, ho deciso di riprendere questo blog, che ormai non è solo mio. Sì, perché lo scrivo per voi, lettori di lingua italiana, sparsi nel mondo. Qualche mese fa ho ricevuto il periodico bimestrale del Circolo Esoterico della Comunione del Pensiero di San Paolo (Círculo Esotérico da Comunhão do Pensamento) del quale sono socio. E dentro ci ho trovato un bellissimo articolo sulla vita dopo la morte.
Siccome noi, esseri umani, non pensiamo oppure, per meglio dire, non vogliamo pensare a queste cose, specialmente se siamo ancora giovani, ho pensato di trattare qui questo tema che, anche se sia già un nostro vecchio conoscente, ancora ci fa impaurire e paralizzare davanti le situazioni quotidiane della vita.
Nel 1999, quando avevo 16 anni, ho avuto una esperienza molto particolare e moltro strana visto che ero ancora nella fase dell'adolescenza. Proprio a quel tempo, all'epoca del mio primo innamoramento, sono stato colpito da una sensazione di morte.
Era come una previsione di che stavo per morire a qualsiasi momento. Poi, qualche anno dopo, ho capito che magari si trattassi della sindrome del panico.
Son vissuto così per praticamente 1 anno, ho frequentato le sessioni di psicoterapia e finalmente ho capito che ancora dovevo conoscermi meglio.
Mi ha aiutato molto lo spiritismo che, anche se ci da una giustificativa alla morte, ci fa pure andare avanti mentre siamo ancora incarnati sulla Terra. Ci invita alla riflessione sulla realtà spirituale che aspetta ogni uomo e donna, ma ci fa anche credere a noi stessi, alle nostre capacità creative, alla bellezza della vita.
Pensando a questo, ho tradotto per voi l'articolo del quale ho parlato.
Buona lettura!
Thiago
"Morte - Ma Lei Esiste? (Conferenza fatta da Vivasvat, nela Società Teosofica, nel 1977.

Racconta la storia che, certa volta, mille anni fa, Giobbe ha fatto la seguente domanda: “Se un uomo muore, vivrà nuovamente?” La risposta che ha ottenuto merita profonda riflessione da parte nostra: “Dio è Vita, e la Vita non può morire. La Vita non ha principio né fine. Ogni persona che cammina in questa terra è Dio o Vita manifestata.” Secondo il Dott. Joseph Murphy, “nostro corpo è uno strumento o veicolo attraverso il quale si espressa il principio-vita”. Avremo sempre un corpo, di qualunque specie, socondo la dimensione della vita in cui ci troviamo. Molte sono le religioni e le fisofie che affermano non essere la morte la fine, ma soltanto l’inizio, ossia, un sonno più prolungato per uno svegliare più lucido. Se consideriamo tali affermazioni, esaminando, ad esempio, il caso dei semi che sono piantati in terra e, dopo un certo tempo, rinascono e si moltiplicano, oppure se concentriamoci per analizzare la morte del bruco che si avvolge in una crisalide con lo scopo di trasformarsi, più tarde, in una bella farfalla, avremo, certamente, abbastanza materiale da meditare, positivamente, rimouvere antichi concetti che avevamo sulla morte. Nei tempi attuali, quando il campo della parapsicologia diventa ogni tanto più ampio, dando opportunità a ciascun tipo di ricerca sull’argomento prima considerato tabù, e che, ancora oggi, impaurisce molti dei nostri fratelli, che continuano ipnotizzati dalla idea della morte, riceviamo informazioni da esperti di comprovata idoneità, sulla esistenza di una vita dopo la morte.
Tanto il bramanesimo, come il budismo e lo spiritismo ci danno idee aparentemente distinte su così rilevante argomento.
Nel Libro Tibetano dei Morti, esistono informazioni minuziose che riguardano lo stato oltre la morte, così come istruzioni attraverso le quali i morti debbano condursi.
La teosofia e la antroposofia che anche discrivono la vita ulteriore, si ispirano agli insegnamenti orientali, per fissare le basi delle sue dottrine.
Nonostante sentiamo, a ogni istante, frasi come: “la falce orrenda ha tagliato i suoi giorni”, “la morte l’ha fatto cadere nella sua primavera”, “le sue attività sono finite”, “è finita una vita attiva”, ecc., esprimendo idee di che tutto finisce con la perdita del corpo materiale; ridotti a un nulla, accettiamo, senza dubbi, l’asserzione di Milton, quando dice: “LA MORTE È LA CHIAVE D’ORO CHE APRE IL PALAZZO DELL’ETERNITÀ.”
Numerose persone, nonostante la sua fede o credenza temono la vicinanza della “falce orrenda”, mentre gli amici e parenti piangono la perdita dell’ente amato, che se n’è andato e non ritonerà più.
C’è una favola indù, molto antica, nella quale si racconta che un bruco, sentendosi avvicinare il languore che prediceva il cessare breve del suo stato di esistenza terrestre, convocò intorno a sé i suoi amici, dicendogli: “È triste pensare che dovrò abbandonare la mia vita piena di tante promesse luminose di futuri successi. Abbatuta ancora nel verdore della mia esistenza, dalla falce orrenda della Morte, io sono un esempio della crudeltà della Natura. Statemi bene miei buoni amici; io vi dico addio. Domani non esisterò più.” E, seguito dalle lacrime e lamentele degli amici che circondavano il suo letto mortuario, spirò. Un vecchio bruco osservò tristemente: “Nostro fratello ci ha lasciato. La sua sorte è anche la nostra. Un dopo l’altro, tutti cadremo sotto la falce della grade distruttrice, come l’erba del campo. La fede ci comanda a credere che torneremo a risorgere, ma può essere che questa credenza non sia più che una voce fallace, inpirata da una vana speranza. Nessuno di noi sa qualcosa di positivo sulla la tale altra vita. Piangiamo, poi, il triste destino di nostra razza.” In seguito, tutti i bruchi lì riuniti si separanoro in profondo dolore.
Tutti noi, che sapiamo che cosa succede dopo con il burco, pensiamo come lui, poichè ignoriamo quello che ci succederà dopo la morte fisica.
Gli spiritualisti riconoscono nella trasformazione del bruco in crisalide e di essa in farfalla, un’immagine di trasformazione che aspetta tutti gli uomini, perché la morte non è, all’essere umano, una terminazione o cessazione di essere, così come non è il sonno considerato mortale dal bruco. Tanto in uno, come nell’altro caso la vita non cessa nemmeno un’istante. LA VITA PERSISTE MENTRE LA NATURA ELABORA LE SUE TRASFORMAZIONI.
È particolarmente difficile credere che le persone di grandi doti morali e intellettuali possano essere soppresse per sempre."

giovedì, maggio 11, 2006


Ciao, a tutti! L'imagine che potete vedere è la copertina del cd "I Love Myself, I am Addiction Free". In questo cd potrete sentire una conferenza fatta da Divaldo Franco (medium spiritista brasiliano) tradotta in inglese da me e d'altri compagni, Vanessa Anseloni e Marcelo Abnajim. La stessa conferenza è stata trascrita e publicata in un libro, il quale è stato concepito in una edizione bilingue (Inglese/Portoghese). Beh, sono molto contento di aver partecipato alla traduzione di questa conferenza per promuovere lo spiritismo, che è il cristianesimo redivivo, cioè, una dottrina che offre la chiave per meglio capire non solo quello che ci ha insegnato Gesù, ma la causa delle afflizioni umane nei confronti di noi stessi. Spero, un giorno, secondo la volontà di Dio, di poter fare qualche altro lavoro del genere in lingua italiana. Per adesso vi lascio il link della Spiritist Society of Baltimore (Società Spiritista di Baltimore), la quale è stata fondata dagli amici Daniel e Vanessa ed ha come missione promuovere la dottrina spiritica negli Stati Uniti. Nel loro sito troverete il prezzo di questo libro e l'indicazione di come acquistarlo. Sono sicuro che vi piacerà moltissimo! Ecco il link: http://www.ssbaltimore.org/bookstore.html
Dio vi benedica sempre!

domenica, aprile 30, 2006



Ciao, Ragazzi! Eccomi qua. Pensavo: "Oh, Dio, che domenica noiosa." Forse perchè oggi non sono andato in chiesa per suonare con il gruppo (Banda Symbol), forse perchè ho tanti compiti da correggere, calcoli da fare (per sapere quali allievi non avrano la sufficienza con me all'Externato São Judas, dove insegno portoghese ed inglese) e nessun coraggio di cominciare il lavoro. Sai... sono un po' deluso. Pensavo che lì avrei trovato un po' di soddisfazione professionale... ma tutto che ho potuto incontrare lì è stato solo caos: esigenze, troppo lavoro, tanti bambini maleducati e nessun piacere. Comunque, cercherò di risolvere questa situazione il più presto possibile. Non mi piace afatto lavorare in un posto solo per obbligo, per guadagnarmi dei soldi. No... no... Invece, a me piace essere in un posto dove io mi senta contento, dove si possa guadagnare anche i soldi, dove si possa lavorare abbastanza. Bene, vi lascio adesso un testo bellissimo di Emmanuel (ritratto) detatto a Chico Xavier (medium - foto). Dio vi benedica sempre!

I veri saggi

Chi fra voi è saggio e intelligente? Mostri con la buona condotta le sue opere compiute con masuetudine e saggezza. (Giacomo 3,13)

Migliaia di persone dominano i tesori dell'istruzione, accumulano titoli in campo sociale, per sfuggire incomprensibilmente al lavoro e alla fraternità.
Qui c'è un laureato che, per aver conquistato un diploma professionale, si dichiara incapace di lavare i suoi effetti personali, quando ce n'è bisogno; là vediamo una giovane musicista che, per avere frequentato i saloni di un conservatorio, afferma di non sentirisi atta a servire i pasti a casa sua. Altrove osserviamo un commerciante intelligente che, per avere sfruttato la fiducia altrui, si rifugia nei ritrovi della sicura finanza, asserendo di sentirsi infastidito a contatto con la gente, che gli ha dato la prosperità. Più oltre notiamo religiosi di diverse ordini che, dopo essersi dichiarati consolati e rischiarati dalla fede, cominciano a deridere i fratelli infelici o ignoranti che, in nome di Dio, si attendevano testemonianze di bontà e di amore.
Nella vita spirituale, tuttavia, i veri saggi si riconoscono da angoli differenti.
I veri amici della luce si manifestano per mezzo della personale generosità. Sanno che l'isolamento è orgoglio, la violenza è crudeltà, l'inopportuna esigenza è opera delle tenebre, il sarcasmo è pertubamento... Riconoscono che la sapienza è paternità spirituale, piena di comprensione e tenerezza e, perciò, senza umiliare nessuno, aiutano tutti indistintamente, accendendo con amore, nell'oscura ignoranza che li circonda, la luce benedetta che, vittoriosa, brillerà domani.
Dettato dallo spirito Emmanuel a Francisco Cândido Xavier. (Seguimi - Casas Fraternais "O Nazareno", Santo André - SP - Brasil. Tradotto dal portoghese)

sabato, aprile 29, 2006

Noite e Luar (Manuale d'Amore)


Ciao, ragazzi! Beh... era già da un po' che non scrivevo nulla qui. Indovinate un po'... son tornato! Oggi vi porto un'argomento interessante. Parleremo un po' di cinema. La settimana scorsa ho visto un bel film che si intitola "Manuale d'Amore". Prima che pensate che sia un film "porn", vi spiego di che cosa si tratta. Ho ricevuto in regalo, da un mio amico, la videocassetta di questo film, che, secondo me è un dei film più belli che abbia mai visto, cioè, delle produzioni cinematografiche più recenti. Vi reproduco sotto un estratto dal pressbook del film:
""MANUALE D’AMORE" racconta il percorso che molte coppie nella vita si ritrovano ad affrontare. E’ una storia d’amore vista al caleidoscopio, con i colori in movimento dell’ "Innamoramento", della "Crisi", del "Tradimento" e infine dell’ "Abbandono". I quattro capitoli del "MANUALE" sono vissuti da quattro coppie diverse che, come in una staffetta, si passano il testimone. Sono quattro storie normali ed eccezionali nello stesso tempo, tenere e ironiche, romantiche e divertenti. Come in un caleidoscopio, come i brividi d’amore che viviamo." Beh... inoltre a tutte queste informazioni che vi ho già messo riguardo al film, devo dirvi proprio che la colonna sonora è anche delle migliori. La interprete della canzone del film ed anche autrice del testo di questa canzone insieme a Paolo Buonvino, Patrizia Laquidara (nella foto, a sinistra), ha una bella voce. La canzone, "Noite e Luar", è stata scritta in portoghese. Ancora non ho capito se hanno fatto una mischia di spagnolo o italiano, però si capisce bene quello che voglio dire. Se volete ascoltare la canzone, ecco il link:
Per voi, italiani o brasiliani, appassionati di musica, letteratura e cultura italo-brasiliana, un caro saluto da questo vostro amico!